Le finalità delle politiche giovanili sono il facilitare la transizione dei giovani alla vita adulta, agevolando processi di autonomia (intesa come piena fruibilità e non solo titolarità di diritti) ed interdipendenza (e non più solo dipendenza)
Obiettivi generali delle politiche giovanili sono due:
- Creare per tutti i giovani, all’insegna della parità, maggiori opportunità nell’istruzione e nel mercato del lavoro;
- Promuovere fra tutti i giovani la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e la solidarietà.
Principio guida delle politiche giovanili è che i giovani devono essere coinvolti nelle decisioni inerenti alle misure ed ai provvedimenti che li riguardano, quindi sia in fase di programmazione che di valutazione, oltre che nell’attuazione stessa.
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I soggetti svantaggiati ai sensi della legge 381/1991 sono solo quelli tassativamente indicati dall’art. 4 della legge stessa (gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di istituti psichiatrici, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione previste dagli articoli 47, 47-bis, 47-ter e 48 della legge 26 luglio 1975, n. 354, come modificati dalla legge 10 ottobre 1986, n. 663).
Formatalenti favorisce l’inserimento dei soggetti svantaggiati nel concreto progettando interventi di utilità sociale in accordo con enti pubblici e privati al fine di offrire opportunità lavorative a persone in difficoltà.